Scavo di sbancamento
Di cosa si tratta

Agrimec Srl

Lo scavo di sbancamento è un'operazione di movimento terra che consiste nel rimuovere il terreno superficiale o di riporto per la realizzazione di opere edili, infrastrutturali o agricole ed è regolato da una normativa specifica che stabilisce le modalità di esecuzione, le misure di sicurezza e le destinazioni dei materiali rimossi.

Più dettagliatamente, si tratta di una tecnica di movimento terra che consiste nel rimuovere il terreno in eccesso da una determinata area per creare uno spazio vuoto o per modificarne il profilo.

Questo scavo ha diverse finalità, come la preparazione del terreno per la costruzione di edifici, strade, ponti, dighe, canali o altre opere civili, infrastrutturali e agricole.
Lo scavo di sbancamento può essere eseguito con diversi mezzi meccanici, come escavatori, pale meccaniche, bulldozer o camion ribaltabili e richiede una progettazione accurata e una valutazione delle caratteristiche geologiche e geotecniche del terreno, per evitare problemi di stabilità, erosione o inquinamento.

Un esempio pratico di scavo di sbancamento è la realizzazione di una fondazione per un edificio. In questo caso, lo scavo consiste nel rimuovere il terreno fino a raggiungere il livello desiderato, che dipende dalla profondità della falda acquifera, dalla portata del terreno e dal tipo di struttura da realizzare.
Un esempio di utilizzo dello scavo di sbancamento in agricoltura, invece, è la realizzazione di un bacino idrico per l'irrigazione: il bacino idrico viene creato scavando il terreno fino a raggiungere una profondità adeguata e poi impermeabilizzando le pareti e il fondo con materiali idonei.

La normativa


Secondo la normativa lo scavo di sbancamento:

• deve essere eseguito con mezzi meccanici adeguati e sotto la direzione di un tecnico competente

• deve essere preceduto da un rilievo topografico del terreno e da una verifica delle eventuali presenze di reti sotterranee – acqua, gas, elettricità, ecc.

• deve rispettare le distanze minime dai confini e dalle costruzioni esistenti, in modo da non compromettere la stabilità del terreno e delle strutture limitrofe

• deve essere delimitato da una recinzione provvisoria e segnalato con appositi cartelli

• deve essere monitorato durante l'esecuzione per controllare e prevenire eventuali infiltrazioni o cedimenti

• deve essere completato entro i tempi stabiliti dal progetto

• deve essere seguito dalla sistemazione del piano di posa dell'opera, che può prevedere, ad esempio, la compattazione del terreno e la realizzazione di uno strato drenante

• deve essere accompagnato dalla gestione dei materiali rimossi, che devono essere classificati secondo la loro natura e destinati al riutilizzo, al recupero o allo smaltimento secondo le norme vigenti.

Più tecnicamente, la normativa italiana inerente gli scavi di sbancamento è contenuta nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che disciplina la sicurezza e la salute dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili.
Il decreto prevede una serie di obblighi e di misure preventive da adottare da parte dei datori di lavoro, dei progettisti, dei coordinatori e dei lavoratori coinvolti negli scavi di sbancamento.

Il mancato rispetto della normativa può comportare sanzioni amministrative o penali a carico dei soggetti responsabili, oltre che gravi danni e conseguenze per la sicurezza e la salute dei lavoratori e di terzi.

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