Progettare una biopiscina
Bella, naturale e sostenibile

Agrimec Srl

Una biopiscina è una vera e propria piscina, nella quale si può fare il bagno e nuotare, ma che, a differenza delle altre, può essere definita naturale.
I nomi che indicano questo tipo di struttura sono, in realtà, molteplici: biopiscina, piscina biologica, piscina naturale e persino biolago o laghetto balneabile.
Al di là del nome che si preferisce per designarla, una biopiscina si distingue dalle altre per un motivo specifico: in questo tipo di piscine non si utilizzano prodotti chimici per la depurazione dell'acqua, che, invece, si basa su un sistema ecologico di filtraggio biologico, nel quale l’acqua viene purificata attraverso processi naturali, in cui hanno un ruolo fondamentale le piante acquatiche. Possiamo dire, in definitiva, che una biopiscina è un piccolo ecosistema che filtra e depura l’acqua autonomamente, senza che ci sia bisogno di utilizzare sostanze chimiche per la sua disinfezione.


Una biopiscina offre molti vantaggi rispetto a una piscina tradizionale, come il risparmio di acqua ed energia con annessa minore manutenzione e inferiori costi di gestione, il minor impatto ambientale, in quanto non si producono rifiuti tossici né si inquinano le falde acquifere, il maggior benessere per la pelle e gli occhi di chi vi si immerge e la possibilità di creare un ambiente naturale e in perfetta armonia con il paesaggio circostante.


La progettazione di una biopiscina richiede una valutazione accurata del terreno, dell'esposizione solare, della forma e delle dimensioni della vasca, della scelta delle piante acquatiche e dei materiali da utilizzare. Inoltre, bisogna considerare le normative vigenti in materia di sicurezza e igiene delle piscine.
Riassumendo brevemente: per progettare una biopiscina, bisogna seguire alcuni passaggi fondamentali:

• scegliere la forma, le dimensioni e la profondità della vasca, in base allo spazio disponibile e alle proprie esigenze; si può optare per una forma geometrica o irregolare, per una vasca unica o divisa in più zone

• definire il sistema di filtraggio attraverso l'azione depurativa di piante, batteri e microorganismi – questo sistema biologico richiede una zona dedicata alla rigenerazione dell'acqua, che occupa circa il 30% della superficie totale della biopiscina

• scegliere le piante da inserire nella biopiscina in base al clima, alla qualità dell'acqua e al gusto personale. Naturalmente queste piante devono essere adatte a vivere in ambiente acquatico e devono avere funzioni diverse: ossigenanti, filtranti, decorative

• rispettare le norme di sicurezza e di igiene relative alle piscine.


Una delle operazioni fondamentali per la realizzazione di una biopiscina è lo scavo, ovvero il processo che permette di creare la forma e di definire la profondità della piscina naturale. Per fare tutto questo a regola d’arte è necessario usare una buona benna.
Una benna è un attrezzo che si aggancia alla pala meccanica e che serve a rimuovere il terreno. Esistono diverse tipologie di benna, a seconda della forma, della dimensione e del materiale da scavare. Per una biopiscina, consigliamo di scegliere una benna che sia adatta al tipo di terreno, che sia abbastanza capiente da rimuovere una buona quantità di terra a ogni colpo e che sia resistente e affidabile.
L'uso di una buona benna permette di realizzare uno scavo preciso, veloce e sicuro, consentendo di rispettare i tempi e i costi previsti e evitando danni alla struttura stessa o al terreno circostante.

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