Peronospera nella Vite
Come combatterla

Agrimec Srl

Fra le malattie più temute per la vite troviamo sicuramente la peronospera. Questa malattia, arrivata in Europa dall’America (segnalato per la prima volta in America nel 1838, per la prima volta in Francia nel 1878). In Italia si è dimostrata particolarmente pericolosa nel Nord Italia e comunque in tutte quelle zone in cui pioggia e umidità sono maggiormente presenti.

Si tratta di un fungo che attacca inizialmente le foglie ma che può manifestarsi anche sul grappolo, sui germogli e sui tralci. Il periodo in cui crea maggiori danni è sicuramente il periodo della fioritura a inizio stagione.

Come si manifesta


La peronospera si manifesta con macchie scure di diversa entità; inparticolare le macchie dette “a olio”, sono tipiche delle prime infezioni. Nella pagina superiore della foglia la macchia si presenta con un aspetto traslucido – edematoso, “a macchia d’olio”. Nella pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie e in condizioni di elevata umidità, compare un feltro miceliare biancastro.

peronospera foglia vite

Nelle foglie più vecchie e in caso di attacchi tardivi in piena estate, quando possonoessere coinvolte le femminelle, si possono manifestare quelle che vengono chiamate macchie “a mosaico”. La malattia può poi arrivare ai grappoli dove si manifesta con una deformazione della parte terminale del grappolo che assume anche una colorazione bruna.

peronospera grappolo uva

Combattere la peronospera in vigna


Una volta individuata la malattia è necessario porvi rimedio prima che intacchi tutta la pianta. A seconda del periodo in cui arriva la malattia è possibile intervenire in modo differente.

Fino alla prefioritura sarà necessario intervenire tempestivamente prevedendo anche le piogge ricorrendo a prodotti ad azione preventiva di copertura o ad azione preventiva a bassa dilavabilità

Dalla prefioritura all’allegagione si procede con interventi di tipo cautelativo con intervalli funzionali alle condizioni meteorologiche. Mentre dall’allegagione in avanti è preferibile intervenire con prodotti di copertura privilegiando quelli a base di rame, seguendo le indicazioni dei bollettini fitosanitari che considerano modelli previsionali e variabili climatiche responsabili delle infezioni secondarie.

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