La sarchiatura
Quando è utile

Agrimec Srl

La sarchiatura è una pratica agronomica molto conosciuta e diffusa che ha lo scopo di eliminare eventuali elementi estranei presenti negli strati più superficiali del terreno, quali, ad esempio, vecchie radici o piante infestanti, che potrebbero interferire con il regolare sviluppo delle piante che si stanno coltivando, visto che possono entrare in competizione “rubando” loro acqua e nutrienti.
La sarchiatura, inoltre, viene praticata anche per ossigenare gli strati di terreno immediatamente sotto la superficie.

Ma non solo: la sarchiatura può essere utile anche quando la superficie del terreno è resa troppo compatta a causa di una eccessiva esposizione al sole, oppure per ridurre l’evaporazione dell’acqua e trattenere l’umidità negli strati più profondi, oppure, ancora, per lasciar arieggiare il terreno o per fargli godere del calore dato dalla luce solare durante i mesi invernali.

Sottolineiamo il fatto che non sono assolutamente da sottovalutare gli effetti della sarchiatura sul consumo di acqua nelle coltivazioni che vi vengono sottoposte: disgregando gli strati più superficiali del terreno, infatti, si fa in modo che l’acqua rallenti la sua risalita dalle profondità alla superficie e, quindi, se ne impedisce la dispersione per evaporazione, rimanendo maggiormente a disposizione delle radici delle piante coltivate.
Il risparmio idrico che ne deriva è molto importante nella gestione di orti e giardini, ma diventa addirittura fondamentale nelle coltivazioni professionali. Per non parlare del beneficio a livello ambientale sul contenimento dei consumi idrici in agricoltura.

La sarchiatura viene comunemente praticata sia sui giardini e sugli orti che sulle coltivazioni di grande estensione, anche se non su tutte – alcune non richiedono proprio la sarchiatura, come, ad esempio, l’orzo o il riso – e può essere effettuata sia manualmente con la zappa, metodo solitamente usato nei primi casi, che con l’ausilio macchine agricole, ovviamente nel secondo caso.

In pratica, in cosa consiste l’operazione della sarchiatura? Durante la sarchiatura si smuove e si lavora lo strato più superficiale del terreno fino ad un massimo di 3/4 cm di profondità.
A differenza di altre pratiche agricole, non c’è una stagionalità o una cadenza specifica: si sarchia quando c’è necessità e con le piante già seminate.

La sarchiatura manuale
Per coltivazioni di piccola estensione, quali possono essere orti e giardini, si procede con la sarchiatura manuale.
Sono necessari, comunque, degli attrezzi, il cui uso è alla portata di tutti, non solo dei professionisti del settore. Quali sono? La zappa, il rastrello e il sarchio, o sarchiatore, attrezzo da cui l’operazione prende il nome.

La sarchiatura meccanica
Per le coltivazioni di grande estensione non è ipotizzabile affrontare la sarchiatura con i mezzi manuali, che porterebbero via decisamente troppo tempo e troppe energie.
Per questo, a livello professionale ci si serve di sarchiatrici meccaniche munite di appositi attrezzi rotanti in grado di rimescolare superficialmente il terreno. Si tratta di attrezzi elettrico-meccanici da attaccare al trattore.








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