Alberi da frutto
Calendario della potatura

Agrimec Srl

Un bravo agricoltore sa quando è il momento giusto per potare i suoi alberi da frutto. Anzi, possiamo dire che ci sia un vero e proprio calendario che scandisce le tempistiche di questa importantissima pratica agronomica.
Però, prima di parlare di varietà di piante e di tempistiche, vediamo intanto a cosa serve la potatura degli alberi da frutto.

Perché si potano gli alberi da frutto?


I motivi che giustificano la necessità della potatura degli alberi da frutto sono molti e possiamo riassumerli in questa unica frase: la potatura degli alberi da frutto è fondamentale per aiutare le piante a crescere in modo armonico e assicurare una produttività costante.
Nello specifico, diciamo che la potatura degli alberi da frutto serve a:

• dare alla pianta la forma di allevamento desiderata e fargliela mantenere nel tempo;
• contenere la crescita della vegetazione;
• regolare la produzione di frutti;
• evitare che la pianta invecchi male e diminuisca la sua produttività;
• rendere l’albero più forte e meno esposto all’attacco di parassiti e malattie.

I tipi di potatura degli alberi da frutto


•Potatura verde
È quella che si pratica nel periodo estivo e che ha lo scopo di garantire una migliore esposizione alla luce del sole dei rami fruttiferi.

• Potatura secca
Questa potatura si effettua durante il riposo vegetativo delle piante. Si fa distinzione fra potatura di formazione e potatura di produzione.
- La potatura di formazione si pratica nei primi anni di vita della pianta e serve a favorirne una crescita equilibrata e funzionale oltre che esteticamente piacevole.
Grazie ad essa, infatti, si garantisce la produzione di rami robusti e distanziati tra loro e di fiori e frutti ben distribuiti.
Questa potatura viene eseguita durante la stagione invernale, avendo cura di evitare i periodi delle gelate.
- La potatura di produzione viene effettuata sulle pianete adulte e serve a gestirne e migliorarne la produzione.

Il calendario delle potature degli alberi da frutto



• Gennaio: si potano i rami più esterni danneggiati dal freddo, lasciando intatta la struttura sulle seguenti piante: melo, pero, lampone, ribes, pesco, uva spina e kiwi.
• Febbraio: si potano albicocco, susino, vite, melo, pesco, pero e kiwi.
• Marzo: si potano gli agrumi – dopo il termine della raccolta – il pesco, il kiwi e la vite.
• Aprile: si possono potare tutte le piante da frutto
• Maggio: si diradano i frutti dell’albicocco, del melo, del pesco e del susino; si potano i rami esterni degli agrumi.
• Giugno: si potano ribes bianco e uvaspina.
• Luglio: si potano i rami delle piante che hanno fruttificato, però solo dopo il raccolto.
• Agosto: si possono effettuare operazioni di sfrondamento delle chiome più o meno su tutti gli alberi da frutto.
• Settembre: questo è il mese delle potature post-raccolto.
• Ottobre: si potano le piante da frutto arbustive.
• Novembre e dicembre: si potano melo, pero, albicocco e susino.

Dopo la potatura il frutteto risulterà ricoperto di rami che, ovviamente, non possono rimanere sul terreno in quanto impediscono l’accesso alle piante per tutte le pratiche durante l’anno. A seconda del tipo di agricoltura che si pratica e dell’appezzamento di terra in cui ci troviamo a lavorare è possibile adottare varie soluzioni. Se ad esempio stiamo parlando di pochi alberi in una casa di campagna, possiamo utilizzare i rami secchi per accendere stufe o camini; in un’azienda agricola possiamo invece scegliere di utilizzare un trinciasarmenti per sminuzzare i rami che poi, raccolti con un raccogli sarmenti potranno anche essere utilizzati per il compostaggio o per la pacciamatura.


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