Agricoltura
Cosa ci riserva il futuro

Agrimec Srl

In un periodo di grande incertezza come quello che stiamo vivendo è naturale interrogarsi su cosa ci riserva il futuro. Un interrogativo che non tralascia nessun settore, compreso quello agricolo.

Sappiamo tutti perfettamente che l’agricoltura estensiva o “tradizionale” non è un sistema sostenibile nel futuro. Le numerose risorse utilizzate e le eccessive emissioni di gas serra (sembra che più di un terzo delle emissioni di gas serra provengono dall’agricoltura e dal sistema alimentare), la rendono infatti un sistema su cui intervenire, per questo motivo la tecnologia e la sostenibilità saranno al centro dell’evoluzione agricola.

Si fa un gran parlare di transizione ecologica e digitale, molti sono a favore e vedono entrambe come il modo migliore per rivolgersi al futuro mentre altri le vedono invece come la fonte di tutti i mali, ma sappiamo davvero cosa si intende con questi termini?

Transizione ecologica: significato


Con questo termine ci si riferisce a un processo mirato a frenare tutti quei comportamenti considerati dannosi per l’ecosistema. Si vuole creare un nuovo modello economico e sociale che punti a rivoluzionare lo sfruttamento delle risorse del nostro pianeta.
La transizione ecologica si basa su 5 principi condivisi da tutti i paesi europei.


  • Neutralità climatica: azzerare i gas a effetto serra abbandonando progressivamente la produzione di energia da fonti fossili in favore di fonti rinnovabili


  • Ripristino della biodiversità: riportare alla vita zone naturali spesso degradate preservando le specie esistenti e favorendo la biodiversità


  • Adattamento ai cambiamenti climatici: un punto molto difficile che si pone l’obiettivo di superare le conseguenze dei cambiamenti climatici lavorando per contrastare il dissesto idrogeologico e sostenendo le risorse idriche oltre a incrementare la resilienza dei complessi antropologici e naturali


  • Economia circolare: il superamento delle vecchie logiche dell’economia lineare in funzione di un nuovo modello basato sul riutilizzo, sul riciclo e sul contrasto agli sprechi



In agricoltura tutto questo si traduce nel sostenere le piccole aziende, nella riscoperta di antiche specie spesso non più coltivate perché poco produttive per ristabilire la biodiversità ma anche nel gestire al meglio le risorse idriche e diminuire lo spreco.

Transizione digitale


Con questo termine si intende la rivisitazione dei processi di produzione o più in generale del lavoro, con l’utilizzo di tecnologie digitali per rendere tutto più efficiente non solo in termini di quantità ma anche di qualità. Nel settore specifico si parla perciò di “Agrcoltura 4.0”.

Che cos significa Agricoltura 4.0


L’agricoltura 4.0 è il risultato delll’applicazione di una serie di tecnologie innovative nel campo dell’agrifood; segue l’era dell’agricoltura di precisione dando il via a una vera e propria quarta rivoluzione agricola.

Automatizzazione della raccolta, integrazione e analisi dei dati che provengono direttamente dai campi grazie all’applicazione di sensori o di altre fonti. Le varie applicazioni digitali sono molto utili per supportare gli agricoltori nella loro attività quotidiana e per aiutarli a pianificare strategie che ottimizzino il lavoro e la produzione.

IoT, Intelligenza Artificiale, trattori a guida autonoma, droni e sensori per il rilevamento dei dati sono solo alcuni degli strumenti a cui gli agricoltori 4.0 possono ricorrere per rendere più tecnologica la propria azienda e aumentare la profittabilità ma anche la sostenibilità economica e ambientale.

Le tecnologie 4.0


Se vi state chiedendo quali siano le tecnologie che potrete sfruttare nella vostra azienda sappiate che ce ne sono molte. Fra le più comuni troviamo ad esempio l’agrometeorologia, i big data o i blockchain. Vediamole insieme.

Agrometeorologia


Trovano spazio in questo campo quelle applicazioni utilizzate per integrare le informazioni che provengono dalle previsioni nelle strategie di coltivazioni. I dati possono essere raccolti anche in tempo reale direttamente sui campi attraverso sensori o transazioni computer based.

Big Data


Stiamo parlando di tutte quelle informazioni che possono essere generate da differenti strumenti e che vengono poi utilizzati per efficientare la produzione. Questi dati arrivano da differenti fonti e possono essere anche analizzati in real time.

Blockchain


Si tratta di sistemi permettono ai nodi di una rete di raggiungere il consenso sulle modifiche di un registro in assenza di un ente centrale. È strutturato come una catena di blocchi contenenti transazioni. Questa tecnologia è davvero molto utile per la tracciabilità dei prodotti e per certificarne i requisiti in termini di sostenibilità.

Droni


I droni, che negli ultimi anni hanno avuto davvero tante applicazioni, sono piccoli velivoli che possono essere utilizzati sia per monitorare i campi in tempo reale sia per interventi mirati in campo.

IA


L’intelligenza artificiale è sicuramente lo strumento principale per l’analisi di una grande mole di dati come quella che può arrivare da un campo. Si tratta di sistemi hardware e software in grado di perseguire autonomamente una finalità definita; un insieme di tecnologie che consentono di offrire alle macchine caratteristiche tipicamente umane mettendole in grado di prendere decisioni, anche in tempo reale.

Queste sono solo alcune delle tecnologie che possono essere sfruttate dalle aziende agricole e, anche se possono spaventare un po’ dobbiamo tenere presente che l’agricoltura 4.0 è ormai una realtà.

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